Giornalista e scrittore
 

Selfpublishing e editoria tradizionale

Selfpublishing e editoria tradizionale: 5 elementi per scegliere un editore o per valutare l’autopubblicazione

Libri e editoria tradizionale e 5 ragioni per aspirarviComprensibilmente, il sogno di chi scrive libri non è ricorrere al selfpublishing, bensì trovare un proprio spazio nel mondo dell’editoria tradizionale. Trovo che sia una speranza legittima. Ritengo che sia più che normale cercare una casa editrice tradizionale che si occupi di tutte le fasi della pubblicazione e della promozione lasciando all’autore la sola incombenza di scrivere. Quantomeno lo sarebbe se non fosse per le tante variabili che vanno prese in esame prima di lanciarsi tra le spire di un editore o presunto tale. Parlo di spire perché, per esperienza mia e altrui, è molto alto il rischio che in questa ricerca si finisca tra le fauci di un rapace profittatore delle legittime aspirazioni altrui. Di qualcuno, cioè, che si insinua nei sogni di un autore al solo fine di perseguire i suoi interessi e non quelli di scrive.

Dettagli importanti

Chi è alle prime armi fa fatica a conoscere certe, chiamiamole, sfumature. Dettagli in realtà fondamentali che possono trasformarsi in una scelta razionale e soddisfacente o in una avventata e costosa. C’è chi si informa e legge tanto prima di lanciarsi, ma spesso ciò non è sufficiente per evitare di finire tra gli artigli di un approfittatore.
Del resto, servono anni di pratica, di allenamento e di errori, per cogliere particolari che potrebbero sfuggire a uno sguardo acerbo o poco allenato. Ci sono passato anch’io. Dopo oltre dieci anni in questo mondo ho imparato qualcosa, ma il rischio di sbagliare è sempre dietro l’angolo. Per assurdo potrei essere in fallo anche adesso che sto scrivendo queste mie considerazioni. E sono certo che quanto sto dicendo farà storcere il naso a chi la pensa diversamente. È il bello della dialettica!
Non è mia intenzione fare di tutta l’erba un fascio, ci mancherebbe. Probabilmente il mondo dei libri e della cosiddetta editoria tradizionale è costellato per lo più da aziende serie che la mia limitata esperienza mi ha impedito di scoprire e conoscere.

I libri e il vero editore

Libri e editoria tradizionale e 5 ragioni per aspirarviA mio avviso è opportuno liberare il campo da qualsiasi ambiguità quando parliamo di libri, selfpublishing e editoria tradizionale. In particolare, non ci sono – o non ci dovrebbero essere – dubbi su quale siano le caratteristiche del vero editore. Il vero editore è colui che si assume in toto il rischio di impresa. E’ colui che investe risorse proprie nel lavoro di un autore di cui è stato bravo a intuire il potenziale. La qual cosa potrebbe apparire ovvia, ma vi assicuro che scontata non è considerato ciò che accade e come girano (spesso male) le cose in questo settore che, ripeto, è pieno di parecchi squali. Pertanto, il vero editore si occupa:
    • dell’editing fornendo i giusti consigli per mettere a punto l’opera
    • della copertina
    • della stampa del cartaceo
    • dell’ebook
    • del marketing
La promozione, è bene ricordarlo, rappresenta perlomeno i due terzi dell’intero budget, se non di più. Perché il tuo può anche essere un capolavoro, ma se non sanno che esisti e non ti trovano, nessuno ne prenderà mai coscienza. Gli editori capaci di fare ciò si contano grosso modo sulle dite delle mani. Almeno in Italia, anche se l’andazzo mi pare il medesimo ovunque.
Sto parlando di aziende che hanno la capacità e la voglia di scoprire autori e portarli laddove il talento merita di giungere. E così facendo, danno lustro a chi scrive, ma soprattutto soddisfazione ai lettori, coloro di cui spesso ci si scorda ammannendo veri e propri insulti all’intelligenza.
Molto probabilmente sono stato incapace o sfortunato o non sufficientemente bravo io. E, pertanto, non ho mai avuto a che fare con una siffatta realtà aziendale in grado di offrire un tale valore aggiunto. Però, non mi pare che gli scaffali delle librerie (sia fisiche che virtuali) trabocchino di capolavori assolutamente da non perdere.
Io, come penso molti altri, mi sono imbattuto quasi sempre in pseudo editori. Gente desiderosa solo di fare cassa con la legittima speranza del proponente di turno. Ho sempre ricevuto proposte sconce o ai limiti della truffa. Mi sono trovato di fronte gente che mi chiedeva tanti soldi per pubblicare i miei libri.
E lo faceva usando le formule più fantasiose per convincermi della bontà (dal loro punto di vista) della richiesta. Per fare ciò che poi ho fatto in selfpublishing spendendo molto meno e, da quello che mi capita di leggere, con qualità decisamente superiore.

Cinque motivi per scegliere l’editoria tradizionale

Libri e editoria tradizionale e 5 ragioni per aspirarviA mio modesto avviso, quando parliamo di libri, selfpublishing e di editoria tradizionale sono almeno cinque gli elementi che realmente fanno la differenza. Cinque elementi che vanno assolutamente considerati prima di fare la propria scelta. Senza questi cinque fattori non è opportuno, a mio modesto avviso, dare credito a chi si spaccia per editore. E, in tal caso, è meglio valutare la strada dell’autopubblicazione. Perché la scelta possa cadere sull’editoria tradizionale e non sul selfpublishing bisogna che vi siano questi 5 punti:

  • una casa editrice forte e solida
  • un’azienda che sappia e abbia voglia di lanciare un autore per il semplice fatto che il manoscritto ricevuto ha davvero del potenziale
  • una realtà che sceglie l’autore e lo accompagna nel percorso di maturazione solo perché è bravo e non “famoso” per aver partecipato all’ultimo reality shock (il termine non è scelto a caso)
  • un’impresa che investe sullo scrittore non perché dispone delle giuste conoscenze
  • un editore che sappia cogliere e valorizzare idee realmente buone pensando ai lettori che restano l’unico metro per misurare il valore di un’opera e di un autore
Non voglio spegnere le velleità di chi mi legge. Ma non desidero neppure contribuire ad alimentare sogni che poi spesso si trasformano se non in incubi (le tragedie, a dire il vero, sono altre), in cocenti e costose delusioni. In queste righe ho solo espresso il mio pensiero sul mondo dei libri guardando attraverso le due opzioni oggi esistenti. Ossia l’editoria tradizionale e il selfpublishing.
Ho affrontato l’argomento con molta franchezza, come mio stile. E nel tentativo di fornire molti elementi di riflessione, ho scritto altri articoli sull’argomento. Ovviamente, sono sempre disponibile ad ascoltare i pareri altrui anche se contrapposti al mio. Del resto, si sa, il confronto quando è leale e costruttivo non può che portare buoni frutti.

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